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Autostrade elettriche? Tranquilli.. i camionisti rimarranno, e saran più rilassati

Aggiornamento: 18 giu 2021

Il cambiamento climatico è sempre più incalzante, e la cittadinanza europea ne sta prendendo consapevolezza.



Ma una "rivoluzione verde", se avverrà, sarà il risultato dello sforzo di varie parti sociali. I cittadini da un lato, con i loro sforzi quotidiani e il loro spirito di adattamento, e la politica, con la propria progettualità.


Gli sforzi degli storici movimenti ambientalisti hanno portato ad importanti risultati nelle politiche ambientali, come la creazione dell’Ufficio Europeo dell’Ambiente, l’applicazione di norme sulla protezione ambientale, tra le quali alcuni importanti Protocolli: quello di Montreal per la protezione dello strato di ozono, quello di Kyoto per combattere il riscaldamento globale. Seguiti poi dall'accordo di Parigi del 2015 e dalla conferenza ONU sul clima, tenutasi a Bonn nel 2017.


Spesso però questi protocolli son stati poco rispettati e gli obbiettivi disattesi, complice il fatto che non tutti i Paesi vi hanno aderito.


Ma c'è un altro soggetto sociale che può, e deve, giocare un ruolo chiave nel contrasto all'inquinamento. L'industria.. Sì, proprio l’industria.


Gran parte dell’industria ha storicamente costruito imperi – che continuano a prosperare ancora oggi – su tecnologie legate ai combustibili fossili, ma esiste anche un giovane mondo imprenditoriale che investe in modo significativo nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie a basso impatto ambientale.

Tra queste ricordiamo le sperimentazioni sulle macchine ad idrogeno, ma i migliori risultati rimangono ad oggi sulle auto elettriche.


In Germania, il gigante Siemens sta investendo in una tecnologia del passato per prepararsi al futuro del trasporto su strada.

Un giro d'affari industriale pari a 75 miliardi di euro fa tornare di moda la buona e vecchia catenaria, e cioè l'insieme dei conduttori elettrici da cui i mezzi di trasporto ricevono la corrente elettrica necessaria alla loro alimentazione.

L’idea è simile ai vecchi filobus che ancora circolano nelle nostre città, ma in questo caso parliamo di autocarri. E a differenza delle auto elettriche che devono sostare per un periodo di tempo medio-lungo per ricaricare le batterie, i veicoli industriali potranno viaggiare e rimanere collegati alla linea elettrica grazie a una struttura aerea e ricaricarsi direttamente in viaggio.

Gli autocarri infatti sono dotati di pantografi, collettori di elettricità – come i treni – per la ricarica in movimento, montati sul telaio dietro la cabina.



Partner principale di questo progetto è il governo tedesco, che ha voluto co-finanziare la ricerca per testare e sviluppare la tecnologia delle autostrade elettrificate. Il progetto si chiama "Trucks for German eHighways" e punta a ridurre le emissioni di carbonio nel trasporto pesante lungo raggio - il traffico merci è causa di una grossa fetta di inquinamento atmosferico. Da solo può incidere per oltre il 40% dello smog!


Così, su una porzione di autostrada di circa dieci chilometri a due passi da Francoforte, un importante punto collegamento tra l’aeroporto e un vicino parco industriale, è stata installata una rete di catenarie. Sulle due corsie riservate alla circolazione, quella di destra permette ai camion attrezzati di pantografi di guidare sulla parte elettrica, senza emettere alcuna emissione di CO2.


La sperimentazione su questa tratta si protrarrà fino alla fine del 2022. Verranno poi integrati altri percorsi sulle Autobahn tedesche. Seguirà l’elettrificazione di una tratta dell’autostrada A1 fino al porto di Lubecca, con ulteriore capacità di ricarica nel porto. Infine si prevede la realizzazione della terza autostrada elettrica nel Baden-Württemberg lungo una tratta della strada federale B462. Il progetto potrebbe tagliare un terzo delle emissioni di CO2 legate al trasporto su strada - 6 milioni di tonnellate circa- se tutte le autostrade del paese fossero realizzate in questo modo. Per ora si è ancora lontani da questo obiettivo. Ma siamo appena all'inizio, stay tuned!



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