Il Diario di Maria Pia
2012, Italy
Directed by: Fausto Paravidino
Produced by: Teatro Regionale Alessandrino
Genre: Racconto teatrale
Languages: It
Testo e Regia: Fausto Paravidino
Con Iris Fusetti, Monica Samassa, Fausto Paravidino,
Scene: Laura Benzi
in collaborazione con Lucia Giorgio
Costumi: Sandra Cardini
Assistente alla regia: Flaminia Caroli
Direzione di scena e luci: Alberto Comino
Elaborazione Video: Michele Fornasero - Indyca
Tecnico Video: Dario Corno
Scelte musicali e fonica: Fabio Bosco
Sarta: Georgia Duranti
Costruzione scene: Renato Ostorero
Assistente alla produzione: Manuela Spoto
Produzione Esecutiva: Roberto Tarasco
Organizzazione tournè: Lisa Raffaghello
prodotto da Teatro Regionale Alessandrino
Synopsis
La storia, nel bene e nel male, è quella dei più. Una famiglia normale. Una donna che non vorrebbe morire, ma che non potendo fare altrimenti cerca di farlo meglio che può. E non è facile, ed è sufficiente ad un dramma. Il contesto, per contro, non è drammatico. Nessuno dei personaggi toccati dalla tragedia aggrotta le ciglia, la tragedia non lascia posto al formalismo, è quel che è, si ride e si piange, la vita continua anche quando sta per finire.
Quello che cerchiamo di portare in scena è una festa del teatro e una sfida alla recitazione. Morire è dare piano piano l’addio alle cose che sapevamo fare. Diventar grandi attori è conquistarsi l’economia. Se noi non riusciamo più a muoverci, ad avere una vita sufficientemente autonoma, a parlare bene, a pensare bene, siamo ancora persone? Se noi facciamo lo stesso in scena siamo ancora attori? Pensiamo di sì, ma non lo diamo per scontato, è il lavoro che stiamo facendo. Qualcosa che abbiamo trovato nella scrittura e che stiamo cercando di seguire.
La pièce comincia con uno spettacolo di shakespeare, la festa del teatro per eccellenza, continua con dei virtuosismi, cambi di stile, passaggi di luogo, due attori che fanno una pletora infinita di personaggi, poi piano piano, a mano a mano che la protagonista perde le sue facoltà la cosa diventa più semplice fino ad arrivare a qualcosa di molto vicino al nulla, ma che invece è pieno di qualcosa. Trovare quel pieno, senza trucchi, è un esercizio teatrale difficile, è una grossa scommessa, è il senso della cosa. (Fausto Paravidino)